Il porto sicuro

Il porto sicuro “Ma un genitore come si comporta davanti ad un figlio che ha commesso un reato?” è la classica domanda per la quale non c’è risposta certa e univoca se non un “Dipende”. Dipende dal reato commesso, dal motivo, dalla propria storia e da quella della propria famiglia, dai valori che ognuno ha in cima alla propria scala (se l’apparire, la famiglia, il perdono, il rigore…)… Dipende. Io sarei pronta a scommettere però che il 90% delle madri e dei padri 

sia pronto ad accogliere il proprio figlio ancora una volta. E non solo perché “Ogni scarrafone è bello a mamma sua”, e non solo perché non è colpa del proprio figlio. La maggior parte delle madri aprirebbe la porta anche se nel proprio cuore condannasse duramente il reato commesso, preparerebbe un piatto caldo, il letto, magari senza proferir parola e con gli occhi bassi per non scoppiare in lacrime, ma lo farebbe.La famiglia è il nostro porto sicuro. E’ lì, non ci nega l’attracco nemmeno quando inzozzeremmo la baia con il sudiciume che ci portiamo appresso. Sono le persone che ci concedono il perdono se lo domandiamo con sincerità, sono le persone che ci mettono sulle spalle una coperta anche quando il gelo attorno a noi lo abbiamo costruito con le nostre mani

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via Ecce Clelia

(vignetta: Mutts-Patric Mc Donnell)

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