Perchè scrivere ancora?

Scrivere

Sai Santi a volte lo sconforto mi assale e mi chiedo:

“perchè produrre altre carte, libri, incartamenti, scrivere ancora?

Forse dovremmo fermarci e provare a leggere tutto

quello che abbiamo prodotto negli ultimi 5000 anni.”


immagine tratta dal web

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11 thoughts on “Perchè scrivere ancora?

  1. me lo chiedo anch’io tante e tante volte. Non riesco a capire la smania dell’uomo nello scrivere per forza qualcosa, poesia, scritture e quant’altro. Forse probabilmente sarà qualcosa che ci portiamo atavicamente dietro e non sappiamo spiegarcelo coerentemente. Mah?! Eppure dovremmo leggere un pò di più tutti quanti…farebbe bene non solo alla salute.
    Un caro saluto.

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      • sai che gli audiolibri saranno la mia ultima conquista? Non so ancora quando ma sono sicura che mi farò soggiogare da quest’ultimo gingillo. E dimmi, caro Josè che mondo hai scoperto?

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      • Con gli audiolibri vivi un modo a metà fra un libro e un film. Mentre ascolti l’audiolibro puoi utilizzare la fantasia per navigare e farti trasportare nell’atmosfera del libro.
        I testi vengono letti da professionisti del settore o del mondo teatrale e spesso sono accompagnati dalle colonne sonore che aiutano il lettore a sentire ancor di più quel che legge.

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      • Ho scoperto l’audiolibro con “Lo strano caso di Dr. Jekill e Mr. Hide”. Ero stanca di ascoltare la solita musica durante il viaggio in scooter per andare in ufficio. E’ fantastico! Ammetto che alcune volte, quando situazioni richiedevano maggior concentrazione nella guida, ho ascoltato di nuovo il brano, ma è davvero apprezzabile. Malgrado ciò, il libro rimane sempre insostituibile.
        Ciao Josè, ciao Carlotta.

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    • Scrivo perché non so scrivere. Mi impegno come un bambino a scribacchiare temini, poesie e semplici storie. Mentre la lettura è un comodo rifugio dove è permesso cullare la fantasia e l’immaginazione.
      Sarebbe bello se riuscissimo a tramutare tutti i nostri sogni, pensieri e riflessioni in testi comprensibili e fruibili a tutti. Solo utopia … !?
      Come sostiene Karl Polanyi: sappiamo più di quanto riusciamo a dire ed esprimere (we know more then we can tell).

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    • Concordo pienamente Emma.
      Grazie mille per la vivace partecipazione.
      In questi giorni sto ascoltando il Giardino dei Finzi Contini e sto fremendo per sapere come andrà a finire la pseudo storia d’amore fra il personaggio principale e una ragazza di nome Micòl. La storia del libro è ambientata purtroppo nel periodo fascita e i personaggi sono ebrei.
      Spero in un epilogo positivo…

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  2. Ciao Josè…
    io sono sempre stato dell’idea di scrivere e parlare solo quando si ha veramente qualcosa da dire.. altrimenti il silenzio fra le pagine bianche di un quaderno è assai piacevole da ascoltare…
    ognuno di noi ha degli impulsi… lo scrivere è uno straordinario veicolo di comunicazione, si aprono al mondo intero i nostri universi e se qualcuno ci omaggia della sua visita in uno di questi universi, la nostra mente si sazia

    Bello bello il tuo blog, mi sono abbonato 😛
    A presto Josè

    PS: “Cent’anni di solitudine” è un capolavoro che tutti dovrebbero, prima o poi, incontrare sulla loro strada…

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  3. Chi scrive lo fa per evadere da quello che lo circonda. Come lo si fa con la musica o la pittura. Per questo per 5mila anni qualcuno lo ha fatto. Per questo tra altri 5mila anni qualcuno continuerà a farlo.
    Io ad esempio con la mia coda ho impugnato una penna e ho imbrattato un foglio bianco con sogni e incubi, raccontando una vita che non mi appartiene.
    E oggi, con un libro in mano, scritto 500 anni fa, rivedo me stesso… anzi i miei personaggi che mi parlano… e sono felice!

    Il cavaliere della Trista Figura
    Non è questa la ragione – rispose don Chisciotte – dev’essere piuttosto che al sapiente che ha il compito di scrivere la storia delle mie imprese sarà parso bene che io assuma qualche appellativo, come lo assumevano tutti i passati cavaliere (omissis) E così dico che il predetto sapiente ti avrà messo proprio ora sulla lingua e in mente che mi chiamassi il Cavaliere dalla Trista figura, come penso di chiamarmi da oggi in avanti…

    Cordialidades y feliz navidad
    QC

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