Il pomeriggio di Satrian written by Marco Inguscio

Satrian cominciava a cancellarsi il viso sempre dal basso mento,

E sempre con le 2 dita, indice e anulare,

Poi il gesto si ampliava fino a lasciar vedere parte degli occhi.

Era un pomeriggio noioso,

I piedi sono uguali in ogni nazione forse.

Si accese una sigaretta,

L’accendino suona come un revolver.

Tra la notte ed il pomeriggio uno strato di patate e uova.

Dalle lenzuola prese

La ripartizione di un capello e pensò:

“La tua gola … nel rosso il male nel rosso il male”

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6 thoughts on “Il pomeriggio di Satrian written by Marco Inguscio

  1. Io non credo che i piedi siano uguali in tutte le nazioni, non sono tutti uguali neppure in Italia e poi, una volta, ho visto un documentario sulla Cina, se non sbaglio, nel quale parlavano di come le donne si fascino i piedi e se li costringano in calzature piccolissime affinchè essi rimangano piccoli…
    Mmmm… che strana forma di cultura… Impensabile per me che indosso sempre comodissime scarpette da ginnastica…
    Perdonate se sono andata decismente fuori tema, ma l’argomento dei piedi mi stuzzicava non poco…
    Un saluto a tutti voi, amici…

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  2. Satrian è un pagliaccio, un mimo, un’uomo di spettacolo indubbiamente, che si nasconde dietro una maschera in modo rituale, un’uomo dai tanti pensieri e poche risposte…
    …dietro la maschera un’uomo comune che mangia, l’idea della patate e uova è molto legato al concetto di vita pratica reale normale, lontana dallo spettacolo in cui prende vita la sua maschera.

    ^_^ questa è l’idea che mi suggerisce Satriann!

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