L’insostenibile leggerezza della felicità

Per un viaggio nel regno dei sentimenti in via di estinzione, abbiamo pensato alla felicità. Per trovare la felicità non esistono ricette, eppure non è detto che sia difficile farlo. Forse basterebbe allenare lo sguardo e il cuore. Per vederla e sentirla. Cos’è la felicità? In questa irrequieta società è possibile essere felici? Secondo me è possibile, un pò difficile, ma possibile.

Non c’è più una gran sofferenza per la conquista delle fasi che segnano la nostra vita. Eppure la felicità è trascurata. Non si fa in tempo a chiedere che già si è ottenuto senza tanto desiderio di conquista. Quando si ottiene tutto subito non si prova più soddisfazione, dunque gioia e felicità. Pensiamo a un gruppo di bambini che giocano insieme, che saltano la corda, colorano, fanno collane, si immaginano eroi… non hanno bisogno di molte cose per essere felici. In questa situazione c’è il confronto, il dialogo, il litigio, ma non c’è rivalità. Purtroppo invece i rapporti che ci legano sono soprattutto di competitività. E’ nella natura dell’uomo il cercare di stare sempre meglio, solo che ciò si sta trasformando in un abuso di benessere. Non si sta con gli altri per il piacere di stare, ma per mostrare ciò che si ha. La nostra società è una ragnatela, un domino, una prigione. I ragni delle multinazionali tendono le loro fila su tutti, intrappolando i più deboli; quando cade una pedina del domino, in pochissimo tempo, ci ritroviamo tutti a terra; siamo prigionieri e vittime dell’esibizionismo e dell’infelicità, chi ci illude che la felicità si trovi nel possesso di oggetti materiali e nel lusso. Ma la felicità è apprezzare le cose giuste al momento giusto. Un anziano che vive solo, quando riceve la visita dei figli, dei nipoti, si commuove. La presenza di poche persone rendono felice chi si sente ormai solo. Non è difficile essere felici, solo che cerchiamo di tenerci tutto dentro, reprimiamo i sentimenti per non mostrarci deboli. Torno all’esempio dei bambini: un loro disegno, con una dedica di poche parole, spesso storpiate, noi siamo capaci di liquidarlo con una risata, “Guarda come ha scritto: ti vollio bene!“. Non pensiamo che dietro quell’errore di ortografia ci sono infinite emozioni, l’agitazione e il timore che prova il bambino nel fare quel regalo, e che sono una delle sfumature della felicità. Esprimere i sentimenti senza secondi fini… ecco un’altro luogo della felicità. Essa è meravigliosa, solo che è come se volessimo privarcene. Quando una persona esterna troppo i suoi sentimenti, viene fraintesa, ridicolizzata. Anche una chiacchierata con i nostri genitori, ascoltare le speranzi di ormai ha poco da sperare, ascoltare i pensieri di un bambino, i ricordi lontani e vivi di un anziano, ci possono rendere felici.

Imparare da tutti e da tutte le situazioni della vita.
La felicità è ovunque ed è vaga, ha tantissime sfumature, basta saperle individuare.

 

L’insostenibile leggerezza della felicità” è scritta da Claudio Esposito,
pubblicata su Creatori di Pensieri
ed è tutelata dalla Licenza Creative Commons

31 thoughts on “L’insostenibile leggerezza della felicità

  1. Credo che la felicità sia molto lontano da tutto ciò che è materiale……la sento più collegata a quelle piccole semplici cose quotidiane a cui spesso non attribuiamo il giusto valore, ai sentimenti puri e semplici che, perfortuna, non si possono ne vendere ne comprare. Un caro saluto.

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  2. Da amante della sintesi concordo appieno con l’ultimo trafiletto del tuo post… “Imparare da tutti e da tutte le situazioni della vita.
    La felicità è ovunque ed è vaga, ha tantissime sfumature, basta saperle individuare.”… e sopratutto nel pensare che la felicita’ sia vaga.
    Un saluto
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  3. Grazie Claudio, per aver riposto il tuo bel componimento nella scatola di latta.

    Hai ragione quando dici che la felicità è racchiusa nella piccole cose.
    Credo che bisogna ritornare ad esser “lenti” e accontentarsi talvolta di avere in tasca solo le nostre mani.

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  4. Complimenti, Claudio, credo che tu abbia davvero centrato il punto della situazione: non ci vuol molto per essere felici, ma, certo, bisogna essere in grado di percepire quelle piccole cose che possano regalarci questo magico stato dell’essere…
    A presto…

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  5. Per essere felici basterebbe così poco, con i piccoli gesti e le cose semplici.
    Invece tutti siamo travolti dai nostri impegni, viviamo una vita troppo frenetica e non ci fermiamo mai…
    I soldi aiutano, ma non sono la felicità!

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    • Una cosa sui soldi va detta…
      I soldi non sono la felicità… però aiutano a crearla… Ormai il mondo si basa su un’unico grande sistema economico bancario e tutto è servo delle banche.
      Per questo che un minimo ti aiutano a divertirti…
      Certamente non servono quelli per trovare la VERA e CONCRETA felicità e con questo ci ricolleghiamo al discurso di cui sopra nell’articolo.

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  6. Giusto , anche perchè la felicità è nelle piccole cose e queste piccole cose sono tutte intorno a noi , non bisogna andare necessariamente in vacanza su uno yacht per apprezzare ciò che ci sta intorno.

    Bel post 🙂

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  7. Ciao! Spero che questo si imbatte in modo corretto.
    Grazie a Google Translate, ho potuto godere il vostro blog, che è una meraviglioso mondo virtuale che deve ispirare gli altri.
    Mi piaceva in particolare ….
    – “Ma la felicità è apprezzare le cose giuste al momento giusto”.
    La felicità è una cosa delicata, così bello e prezioso …. ma troppe persone che permettono ai loro posti di lavoro e le cosiddette “must-DOS” per rubare la felicità di distanza.
    Buon giorno a voi!
    Nora Weston

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  8. Con un po’ di ritardo ho scoperto solo oggi il tuo post e devo dire che mi trovi molto vicino ai tuoi pensieri. L’esempio dell’anziano che riceve la visita dei suoi cari, non potrebbe essere più calzante.
    Dopotutto la ricerca della felicità ci pone spesso in ambasce lasciandoci senza fiato per l’inarrivabile meta, poi, magari, intorno a noi abbiamo lasciato in ombra tante piccole felicità che ci avrebbero sostenuto ogni giorno.
    La felicità è un attimo ed andrebbe colta in ogni sua minima sfumatura. La felicità è un sorriso inatteso, il ricordo di un buon profumo, l’aria fresca che stasera sento sul viso, e il cielo calmo e sereno della primavera.
    La lista potrebbe scorrere all’infinito e la felicità potrebbe da sola sospingerci con generosità nei nostri giorni.
    Ma bisogna ricordare pure che siamo umani…e che spesso un cielo azzurro non potrà farci avvertire la primavera. Ma è il bello della vita. Della nostra vita che domattina potrà ridonarci un sorriso inatteso capace di condurci nuovamente verso la gioia delle piccole cose.

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  9. Per me esistono obiettivi. Non più grandi o più piccoli: tutte le cose sono grandi se le faccio con piacere e con amore. E ci penso ogni giorno. A farle con amore, intendo.
    E mi sento felice. Ma sì, usiamola questa parola così banale, ma così efficace e così evidente in chi ci si sente!
    Siamo attratti dalle persone felici. Ma un conto è stargli intorno: un conto è chiedersi come fanno ad essere felici. Non cosa gli è capitato. Come fanno.
    Io me lo sono chiesto.
    Io ho guardato al mondo e alla vita con la fiducia in quello che verrà.
    Ho puntato su me stessa, ho difeso le mie convinzioni anche quando tutto sembrava essermi contro, mi sono fatta un’immagine di me felice nella luce e l’ho considerata l’obbiettivo di ogni esperienza.
    ( dal libro ” Io sono te e tu sei me” pubblicato su Lulu)
    Love
    L

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