Sguinzagliate i vostri neri mai
e ingioiellatevi di perché
copritevi bene con caldi per sempre
tenetevi le vostre tenute
baciate pure i vostri specchi
e ubriacatevi di tutte le virtù
ma lasciate la sua carne bianca
tagliate le mani alla gentilezza
nascondete i vostri vorrei
e obbedite agli imperativi
accecatevi di congiuntivi
e fuggite, mi raccomando,
dai vostri paurosi infiniti
ma lasciate la sua carne bianca
leggete libri comodi
impiccate i vostri dubbi
al palo delle certezze
Dichiarate guerra alla pace
siate severi con i pazzi
e feroci con gli ingenui
Sbranate pure i vostri pochi forse
e sporcatevi la faccia di purtroppo
copritevi per sempre coi vostri per sempre
ma lasciate, vi prego, la sua carne bianca.
Complimenti per le intense parole.
Ma la carne bianca di chi è?
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Grazie a te Josè.
La carne bianca era di una ragazza, ma si è trasformata in poesia. O viceversa. Credo che comunque la destinataria finale fosse la poesia: lasciateci almeno la poesia.
Ciao
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Grazie del passaggio, molto bello anche il tuo, in particolare mi ha colpito nei versi questa poesia. Tornerò a trovarti, un caro saluto!
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Mi piace. Non commento di solito le poesie, o risuonano oppure sono mute, questa risuona.
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Davvero molto bella ed intensa…
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E’ bellissima….
perchè vi sono ancora carni bianche da non sporcare!
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Grazie a tutti!
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