Nonno Natale

Sandro con la sua età , ma poi non era così vecchio!, non percepiva più l’emozione della festa: pur avendo il “Frate Indovino” appeso penzoloni sulla parete di fronte e anche lui , ormai, poco natalizio nelle sue immagini i giorni non erano più delle attese. Sembrava quasi che la crisi governativa e il fatal giorno attirassero più del Natale.

Si certo la pensione e la tredicesima, avrebbero determinato una più assidua frequentazione della sua casa, di figli e nipotini. Possibile che la malattia che lo rendeva malfermo sulle gambe ma ancora, grazie a Dio, autonomo non riusciva a fargli guardare con occhi diversi l’arrivo, pur sempre gioioso, del Natale!

Era solo un piccolo salvadanaio che , meglio non rompere, per ora, veniva leggermente scosso, affinché non si addormentasse. “Ma dai nonno ….per te è il passato che è sempre più bello!”

Questa era la frase che Paolino, tutto eccitato per le vacanze quest’anno più lunghe del solito, gli rifilava quando, accendendo la televisione, si ascoltava una litania di omicidi, stupri e anche i vizietti del politico!!. E Sandro , il labbro inferiore leggermente sopra all’altro, sarcasticamente proclamava…”che fine abbiamo fatto, che Italia!!” Ma sarebbe stato anche per lui un bel Natale.
I famigliari desideravano partire, beneficiavano di varie convenzioni alberghiere, privilegi dei posti fissi e di certe categorie e il nonno, vedovo, era di peso. Come sarebbe stato bello per tutti rilassarsi e divertirsi per una settimana! E se si fosse trovata una signora per fare compagnia al nonno?
Telefonate , conoscenze, ma sette giorni erano stati troppo pochi e…. cosa?addio prenotazioni! Niente da fare, musi lunghi ma ecco che anche Paolino (andare in montagna e giocare con la neve l’aveva elettrizzato) si era dato da fare. “Mamma al discount ci sono tanti annunci per lavorare nelle case!”.

Perbacco era un’idea. Subito al discount e lessero con molto interesse: ”Signora dell’est disponibile subito per aiuto in casa.” Telefonata, voce molto giovanile e……Petra, che bel nome, si affacciò al portone dopo poche ore da quello squillo e con esito insperato da entrambe le parti. Al vederla figli e nipotini, rimasero di…..pietra e, come marionette, sorrisero leggermente, per un attimo pensando alle loro vacanze con minor entusiasmo del giorno prima. “Buongiorno Petra….dissero in coro”. Buongiorno a tutti…allora dov’è il nonnetto?

Sandro vide la Madonna e sul volto si stagliò la felicità del Natale.

 

* immagine tratta dal web

3 thoughts on “Nonno Natale

  1. Ohhhh…
    Quanta tenerezza in questo racconto, ma allo stesso tempo quanta dura ed amara realtà…
    I nostri nonni, i nostri anziani, visti ormai solo come un peso, comu un pacco da caricare e scaricare a seconda di come ci fa più comodo…
    Ma dove siamo andati a finire?
    Dove sono i valori? Gli affetti? Le vere calde e solide famiglie di un tempo????
    Dove siamo noi????

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  2. Condivido pienamente con Deborath.
    Purtroppo i nostri cari nonni, i nostri scrigni e archivi di memoria e conoscenza vengono sempre più riposti e stipati in un angolo della società perchè VECCHI E OBSOLETI.
    Abbasso questa società liquida, dove tutto e in vetrina e la vita è tutto un real quiz!

    Grazie Hortus Estefan

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  3. Ciao Josè..intanto grazie del passaggio…torna quando vuoi e soprattutto, se vuoi, lasciami ciò che pensi …per me sarà un bel regalo!
    Ho letto questa storia…mi son venuti i brividi…ne ho avvertito tutta la sua “crudezza”…non saprei neppure spiegarti perchè certe sensazioni non si riescono a tradurre a parole…
    Un caro saluto..Laura

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