Delle delusioni potrei fare un fascio, e sarebbe impossibile da spezzare. Ma c’è luce dentro me, se una lama di bujo, da troppo tempo, scava .
La prova è ritrovare il senso della luce. Quella che basta e non soddisfa.
Del mio tempo, ai nemici non lascerò nulla.
Certamente non il rancore, perché il resto ricevuto, sarà reso secondo il mio star bene.
Per gli amici, ormai pochi, il tempo mio, spesso è noioso. Come biasimarli, costo fatica.
Punto su ciò che ho e ritrovo luce lineare in questa solitudine che si prepara.
Via, via. Camminare nel suo raggio.
Se scuotere la polvere aveva un significato terribile un tempo, non era, allora, un rassettare d’armadi e pavimenti.
Adesso del passato abbandono solo la sua abitudine iperbolica.
Via, via uscire dalla zona di grigio feltro dove le passioni diventano ossessioni.
Tornare per andare. E non fermarsi.
Amare notti fatte di parole, acini staccati nel bujo, orecchi attenti alle sfumature, silenzi avvolgenti come abbracci.
Ma non chiedo.
Non chiedo mai, e preparo una lotta che comincia da me all’alba.
In parole semplici 
Trovo in queste tue parole la giusta caperbietà che ci spinge ad andare avanti sempre e comunque, con o senza gli altri, partendo da noi, per attraversare fasci di luce dentro qualunque buio. No, non chiedere , chi ti ama davvero saprà leggere dentro i tuoi silenzi, coglierne le più piccole sfumature. Continua in questo tuo proposito senza esitare e vedrai che troverai il senso del tuo stare quì , ora, del tuo andare verso e per raggiungere nuove mete. Buon pomeriggio!
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Le delusioni: un lastricato della vita.
La luce: quando noi dentro l’abbiamo, non possiamo che trasmetterla all’esterno.
Gli amici: ogni giorno che passa è sempre più difficile farne dei nuovi, hai ragione siamo “faticosi”, perché esigenti con gli altri, ma assai di più con noi.
Ritrovarsi per andare avanti senza chiedere altro che la forza dell’amore per continuare a lottare. Grazie. Grazie.
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