Seminato trepidamente
temendo gelate
spiando le siccità.
Mani callose
carezzano le spighe
affioranti da terra.
Raccolto di gioia
festa sull’aia
canto di grilli.
Paradigma delle esistenze:
pane per tutti
portare a casa il pane
togliersi il pane di bocca.
Pane:
oro dei poveri
spezzato, condiviso
ingrediente di fraternità.
Poesia classificata al 3° posto al Premio internazionale di cucin poesia “Cucin’Arti in Versi
MOTIVAZIONE: La poesia racchiude una serie di immagini originali e ricche di significato.
Originale la mancanza di rime che rende la poesia più “affascinante” e densa di ricordi.
Il PANE viene presentato come alimento di eccellenza per tutti da spezzare e condividere per creare fraternità”
I versi risuanano di trepida ansia con lo sguardo verso il cielo e quel che ci manda e il lavoro che sempre chiede impegno sulla terra amata, con ” le mani callose che accarezzano le spighe” . In quelle carezze c’è l’attesa del raccolto da cui dipende il sereno della vita che sempre chiede costante sacrificio e col Pane che è il simbolo quasi sacro della realtà di ogni giorno.
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