L ‘ acqua parla, bolle borbotta
si inchina,
strapazza la gocciolina
che cade freschissima
sul lavabo della cucina
Va a tempo col ticchettio
dell ‘ orologio
con lui
si scambiano
uno sguardo curioso.
Nel silenzio perfetto
della cucina
si sente il TIC – TAC
della gocciolina.
E il ticchettio dell’orologio,
con quello sinuoso
della cannella
che manda perfetta la sua fontanella.
Poesia candidata al Premio internazionale di poesia Piccapane
ANIMA
Ho ritrovato la mia anima/ dopo tantissimo tempo/ mi stava ad aspettare/ Non si e’ mai lamentata di me/ nonostante il mio egoismo di giovane / che sentiva tantissimo il fascino dei sentieri profumati e colorati/Cio’ che il poeta vagabondo sfidando i recinti dei divieti dell’ ottusa proprieta’ privata degli egoisti poi forse trova / dopo la rete di ferro sgarrata / lo spazio vitale abbraccio/ e finanche la fame la sete e l’ assenza di alloggio che non sia il cespuglio degli haikus/ e il freddo era tanto in nord Europa e tutto l’ altro che senza i soldi trovi/ Ovvero i significati depressivi e ansiosi ma del l niente/ Perche’ il niente non si puo’ vendere ne’ comprare/
Pero’ ingiusto sarei nei confronti della vita /a non considerare le medaglie di bronzo dalle infinite facce e interpretazioni ricomponibili-componibili / di un maestro in Finlandia/ a cui sono grato per il suo animo dolce e la lezione/ Se non dicessi tutta la verita’/ Ho conosciuto gente diversa in luoghi diversi e i buoni e i cattivi esistono ovunque/ Ho sperimentato lo squallore e il senso del meraviglioso/ del niente e del tutto/ il rispetto e l’ aiuto dovuti al prossimo e alla natura e all’ ambiente/ E la mesericordia dono reciproco di riflesso nell’ avere e nel donare/ La fratellanza umana e multilingue o in Breil e nel linguaggio dei fratelli e le sorelle sordomuti/ Il senso della gratitudine che si riceve nel donare e vice versa/ nei confronti di te stesso e di chi se la passa peggio / Cosa che non fanno buon uso del loro comportamento politici e prelati/ Questo concetto filosofico/ idealistico/ naturalistico/ socialistico e’ il significato della liberta’/ Ed ora che tornato sono /stanco morto/ invecchiato e ringiovanito ( ecco a che servono il dolore e la riflessione,la ragionevolezza) al punto di partenza / Mi accorgo che l’anima che credevo avere lasciato sola in realta’ mi era stata sempre vicina come una luce divina/ E ti trovo madre anima mia e tua che pure nella sofferenza tu mi hai aspettato/ Non per rimproverarmi ora ma per assolvermi/col tuo amore umile e coraggioso/ frafile e gigante allo stesso tempo/ Madre gigante d’ amore/ Perdono/ Volevo vivere/ ancora una volta tu mi ami sempre/ chiedendomi come sto/ preparando per me il cibo/ Abbracciandomi come quando ero un ragazzino/ col tuo corpo e con la tua anima . Poesia di Vladimiro Rinaldi,sito web http://www.apoesidi.com
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Forse non sarà stata molto in tema col concorso ma la poesia effonde una freschezza che supera anche il tema trattato.
Una leggerezza, data anche la brevità e la rima, veramente gradevole e rasserenante. Brava.
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