Il DIARIO di NEO – parte seconda

Comuncè, Sabato 5 dicembre 2009

Buondì mio caro,

scusami se ieri non mi son fatto sentire, ma ho avuto un bel po’ da fare fra laurea, parenti e ricevimenti. Sappi però, che ti ho pensato tanto.

Sono felicissimo!!! Come nei migliori film, il finale è stato inaspettatamente perfetto. La commissione mi ha attribuito 110 e lode e all’unanimità i professori mi hanno chiesto di continuare gli studi e di pubblicare quanto prima il lavoro di tesi. Tutti i presenti hanno applaudito la mia proclamazione e non nego che in quegli istanti mi sono sentito come una star. Sono tanto felice soprattutto per i miei genitori e per Ederì. Grazie a loro ho potuto realizzare questo sogno.

Caro diario (foto tratta dal web)

Sono lusingato, orgoglioso e soddisfatto per il risultato che ho riportato, ma non ti nascondo che ci sono momenti in cui penso di meritare questi onori. Sono ben conscio di avere molte lacune da colmare e tanto da imparare. Di sicuro ho dato il mio massimo quest’ultimo anno. E’ stata dura conciliare studio e lavoro. Aspetta aspetta, so già cosa stai pensando! Ti illudevi che una volta laureato sarei diventato meno bacchettone? Ora sono adulto, ho un motivo in più per essere petulante..Prenderò un appunto, ok?

MEMO: per le prossime volte, conciliare gli impegni in modo più proficuo!

 

Ma in fin dei conti la colpa non è la mia. E’ l’Università che non ci abitua al rigore e all’ordine. Tocchiamo un tasto dolente, adesso! Non voglio raccontarti per l’ennesima volta le leggende sui famosi esami facili, sulle tesi- flash scritte in un mese e sulla preziosissima arte del copia e incolla. E quante volte si fa in modo di aiutare qualcuno a prendere quel necessario pezzo di carta (e con voti di tutto rispetto, eh!). Ci sarebbe da disperarsi se ci si soffermasse a pensare che questo è solo la punta dell’iceberg della Scuola italiana.

Confesso, mi sono comportato esattamente come quelle mamme che sembrano dover tacere un rimprovero e invece in un attimo ti fanno capire che quello è solo l’inizio! Le mamme, non finiscono mai di stupire, sono anche delle esperte conoscitrici degli artifici del discorso!

Sono davvero un gran piagnucolone, ma permettermi di sfogarmi almeno ora che sono dottore. Abbi pietà di me, ho perso il mio status di studente e ho a mia disposizione ancora pochi giorni   prima di dovermi definire “un disoccupato”!

Comunque oggi non mi va di continuare ad angosciare me e te con le avventure storico-politiche che hanno impoverito il nostro sistema educativo ..e un po’ anche le nostre menti. Basta così, oggi è festa caro diario!

Vedo già fosche nubi di inquieti pensieri all’orizzonte. Mio caro amico, prima che mi raggiungano vado subito a rintanarmi sotto le coperte, nella mia rassicurante casetta nel mio tranquillo paesino.

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