Il silenzio
Come i poeti al termine dei giorni. Malati e stanchi. La voglia di ascoltare con la bocca che ha tutti i sensi annuvolati e sbiaditi. La nebbia che diluisce i colori sfocati. La gioia nei ricordi sfilati, le maglie abbandonate, le lane slabbrate, i cuscini sprofondati…
La sintesi
Un gesto che riempie, delicato, come la solitudine di un fiore in un prato bagnato. La goccia è già luce da lontano, come un mare universo che rispecchia l’immenso di chi lo guarda. E’ interno, piccolo, infinito.
Le essenze nei dettagli
Non capiamo. Non ce n’è più bisogno. Tutte le rughe, una ad una, di ogni persona che cresce. Il tempo che solca i cammini diversi. Incontrarsi.
I bagliori dal nulla
Voci che assorbono e donano. Girare nei cori dorati come venti animati. Le labbra che diluviano sangue nell’aria. Il mistero della luce tra le note. Sublime.
Il sapore dell’incertezza,
Il sapore dell’innocenza,
Il potere della pazienza,
Il potere della stranezza.
L’assenza di significati.
La distanza dagli angeli.
Le mani invisibili.
Il fuoco
Che tu sia il benvenuto. Grazie per aver inserito i tuoi pensieri nella scatola di latta di Josè Pascal.
a presto
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Simpatica questa scatola di latta, tanti ricordi, tanti segreti e magari dei
buoni biscotti. Quante cose si possono mettere in una scatola di latte.
Ciao con simpatia, nonna Tina ( lo sono davvero una nonna di 71 anni)
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