“Mare Mostrum” by Vladimiro Rinaldi

No, non è un errore di ortografia
questa distorsione
del nome del mare:

Mare  mostrum
invece che Mare nostrum.
E siccome ce n’è il motivo,
altro non può il poeta che dirlo.

Amara realtà di chi povero prima
povero tra i poveri poi risarà
semmai arriva .

2

E’ in quel blu diventato strano
che approda il dolore dei continenti.

L’ uomo sull’uomo
e sulla natura rappresentano il male.
Ed è tempo che cessi il male.

Vengono qua, o muoiono
nel  tentativo di farlo
Chi  li illude che in Italia, in Europa,
nel mondo cosiddetto civilizzato
( che  veramente civile poi non è )
siamo tutti ricchi ?
Dovrebbero saperlo: non e’ vero.
Qui pure c’è gente disperata,
povera, poverissima,

maltrattata.
E gente ricca spietata.

Quindi  Il fatto che la povertà
non sta solo là
ma sta pure qua.

Il poeta ha una colica di cuore.

Mondo cosiddetto civile,
invece:  di sfruttamento ,
di sfruttatori e di fruttati.
i ricchi sui poveri,
i violenti sugli inermi.

Chi specula su tutto ciò ?
Chi li inganna prima ancora
degli imbarchi ?

Questa  cosiddetta
economia di mercato,
sa di egoismo tanto
ed ipocrisia tanta.

E ‘ la globalizzazione
degli sfruttamenti,
dei ricchi sui poveri,
dei violenti sugli inermi.

E ai potenti veramente
della vita della povera gente
importa un fico secco,
importa niente.

Le guerre, le tante povera’
I cambiamenti climatici,
Stimo morendo
per via del non vero amore.

avanza la desertificazione.

I pazzi scatenati imperanti
(ma si credono sani di mente

fanno sempre profitti, business.

La non equa distribuzione
delle ricchezze
e la non realizzazione
dello sviluppo sostenibile,
e di un mondo unificato nel bene,
rivelano chiaramente
che la nostra specie
è ancora molto primordiale .

Il primate homo sapiens
a livello comportamentale
non ha fatto passo evolutivo,
e ‘ ancora quel che fu
e la storia ce lo insegna,

Pure se a livello tecnologico
il maniaco modificatore
inventa e inventa, vanitoso,
inquina cielo terra e mare,
specie incapace di vero amore
che pero ‘ per se stesso agogna.
Ma sottomette ,
distruggere la vita sulla terra,

…e spende un sacco di soldi
nella speranza di andare
su Marte

per vedere e poi sfruttare
c’ è la vita su Marte.

Mare nostrum fatto diventare Mare mostrum

I ricchi e potenti oltre che folli spregiudicati
Considerano vita da rispettare
solo quella loro…

E non pure quella dei poveri disgraziati.

La distorsione del nome del mare
è voluta dal poeta che vede bimbi morti
e adulti morti approdare
( quelli che approdano)

Tutti voi governanti dei paesi ricchi,
e pure voi dei paesi non ricchi,
dovreste unirvi nel bene
come ogni religione basata sul bene
insegna, e basta con le ipocrisie..

Dovete prendervi cura seriamente
di questo  grande problema .
E di tutti gli altri problemi.

Dovete smettere di farvi guerra
per mangiare il pane tutti
gli umani nel bene stesso
Umanità unita nei valori che il bene
condiviso esprime

Perché’ se  dettata dal non amore, eccola:
fa globalizzazione ,mercato, sperequazione,
nuove forme di schiavitù ,morte e distruzione.

mi rivolgo a te ,Signore ,ti prego :aiutaci .
A diventare santi tutte quante e tutti quanti.
Ovunque noi siamo, chi siamo ,tu solo sei,

e non importa come ti chiamiamo.

Dio o comunque lo vogliamo chiamare :
il vero amore, lo spirito divino della pace
e del vero amore..

….e’ fatto di amore vero ,amore universale.
e non il raccapriccio delle metafore incipriate
( seppure i misteri sono tanti )
Coscienza umana ,dignità di essere .

il Mare Mediterraneo
il quale che forse un giorno diverrà lago,

vorrei che diventasse mare di amore.

E tutto il nostro pineta, patria comune,
patria di vero amore.

Lo so,i poeti sognano sempre,
ma i loro sogni sono giusti.

Poemi e pentagrammi di vita e di pace

onde riferiscono sulle rive

(CONTINUA ..)

9 thoughts on ““Mare Mostrum” by Vladimiro Rinaldi

  1. Caro Vladimiro, mi permetto un tono confidenziale. Apprezzo molto la tua adesione commossa e appassionata al grande tema dell’immigrazione, che si stempera in una forte condanna dello sfruttamento e della prevaricazione dell’uomo sull’uomo. La tua “ballata” ha quasi le movenze di una canzone popolare, o di una preghiera. Non so se sei giovane o vecchio, che lavoro fai o facevi, se sei ricco o povero, con o senza titoli di studio, perchè ai fini della poesia sono cose che non importano. Ma dimostri una vocazione alla “narrazione cantata” che farai bene a coltivare. Ti suggerisco però di sorvegliare meglio la forma, di correggere qualche svista, di asciugare qualcosa, di limare, di evitare ripetizioni e anche parole o frasi troppo abusate, che si trovano nei titoli dei giornali o della tv. Leggendo e rileggendo la tua forza crescerà: la poesia non è un frutto spontaneo che cresce e matura da solo: bisogna coltivarla, curarla, toglierci il “troppo e il vano”, rifletterci. Ma continua a “cantare”!

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  2. Il primate homo sapiens
    a livello comportamentale
    non ha fatto passo evolutivo,
    sono perfettamente d’ accordo con quello che scrivi e anch’io affermo che ci vorrebe buon senso per capire che il bene di ognuno di noi è il bene comune, una volta ho scritto, dopo un periodo di nero, assoluto:
    NON ABBIAMO ALTRE STRADE CHE QUELLE DELL’ AMORE questo che è divenuto il mio motto lo ritrovo intatto nella tua poesia
    basta chiudere gli occhi esprimere un desiderio ed il sogno si avvera PROVIAMOCI UNITI CE LA FAREMO

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  3. Vladimiro Rinaldi,a proposito del componimento ,al suo stadio di magma inviato :Mare Mostrum ,ringrazia quanti e quante hanno scritto i loro commenti ed aggiunge :

    Avete ragione a rimprovermi.

    In realta’ i miei errori ortografici sono imperdonabili, e ringrazio il curatore per averne corretti alcuni. Mentre la mancanza di forma e ‘ da me voluta . Siamo imbottiti di retorica mass medianica,fortemente influenzante( lo fanno apposta),ne siamo vittime,vittime sacrificali agli altari del dio quattrno. Ed io,attingendo alla Pop art , quel linguaggio che certamente non amo talvolta uso in disvalore riciclato.E’ in realta’ una provocazione.

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  4. PRIMAVERA
    ALLA PERIFERIA DI ROMA

    La poesia della natura
    e ‘ bella ,selvaggia,
    salvifica e impietosa ;
    lascia senza parole.

    Un pesco in fiore
    vicino a un limone
    in un orticello.

    Semplice e bello.

    Ma tutto attorno palazzi
    brutti e deprimenti
    e troppo traffico
    inquinante.
    Roma e’ pure questa
    Roma dibsofferenza .

    Una persona rovistra
    mio Dio tra i bidoni
    della spazzatura .

    Penso ai ricchi politici,
    causa di cio’
    e non si vergognano.

    Non ho voglia di versi umani
    tra tanta evidente sofferenza.
    Per difendermi
    da non trasformarmi
    in urlo di Munch,

    cerco altrove
    la gioia che mi manca,
    Il senso .

    Sono tornati i celesti
    non-ti-scordar-di me
    e le margherite bianche
    tra gli steli verdi,
    tanti tipi di verde .

    Stona un copertone
    stonano altri rifiuti .
    Impossibile non pensare
    una massima zen.

    Un merlo nero
    col suo becco giallo
    intona una canzone.

    Ma forse e’ una poesia,
    non umana.

    ( Vladimiro Rinaldi
    http://www.apoesidi.com )

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  5. Caro Giovandase che ti firmi tale,ti rispondo e spero che saprai apprezzare le risposte alle tue osservazioni e domande.Vedi? Io non ho voluto un latinismo per il titolo della mia composizione: Mare Mostrum. Sarebbe stato troppo facile e banale scrivere Mare Monstrun . Il latino ( che pure amo,al pari del greco,dell’arabo,del finlandese ,del francse,dell’nglese,e via dicendo…)non lo parla piu’ ,si fa per dire,neppure il Papa.Il quale e’ talmente intelligente e umle che non si sarebbe scandalizzato dl Mare Mostum titolo e componmento ( componimento al suo stato di incandescenza o magma).

    Mare Mostum ,che tu reputi essere scritto in modo errato,perche’ in latino Mostro sinscrive con la enne( n ) fu invece pensato e scritto apposta come l’ho voluto e deciso io :MARE MOSTRM. Un barbarismo ,se preferisci,un’assonanza che rende meglio il concetto, secondo me. Se avessi scritto: monstrum ,in latino ,lo avresti capito forse solo tu e quanti altri di latino sanno.Invece nella sua assonanza : Mostrum ,lo capiamo tutti e tutte,pure quelli e quelle che storcono l naso.

    Poin mi chiedi se sono giovane o vecchio. Io sono vecchio e giovane in quanto non vittima della vecchiezza,nonostante l’eta’ anagrafica.
    E ancora,quali studi ho fatto.Ne ho fatti tanti di studi. Lo considero una cosa normale. E tu quali studi hai fatto,per formulare tale domanda che suona come una volgare pretesa? C’e’ gente al mondo che si crede istruita perche’ ha una laurea e c’e’ gente che pur non avendo la laurea e’ ancor piu’ istruita.Una mia amica poetessa scrisse : L’universita’ laurea pure gli stolti,la vita solo le persone intellgenti.

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  6. VERSI PER GIOVANDESTE
    E BREVE LETTERA IN APPENDICE

    Giovandeste persona gentile/ mi ha donato utili consigli/ Ringrazio per i consigli Giovandeste.

    Pseudonimo ,sigla o nome ,cognome o altro che sia Giovandeste/ grazie pure a te Giovandeste.
    Io amo quasi tutti e tutte /e so apprezzare i doni piccoli o le semplici ed oneste buone ntenzioni.

    La liberta’ e’ come la poesia,e’ talmente importante/Lesi possono perdonare talune imperfezioni
    e persino alcune incongruenze./ Talvolta

    2

    Caro,o cara,Giovandeste(scusami ma senza l nome e cognome non posso sapere,non e’ importante,quindi
    non importa..), inviai a IN PAROLE SEMPLICI la mia poesia MARE MOSTRUM( E NON NOSTRUM O MONSTRUM)
    sapendo che avrei sollevato un vespaio.Non volli aspettare che la poesia sociale e di geografia umana si raffreddasse per poi correggere il testo.Si tratto’ quindi, di un invio di poesia lasciata al suo stato di magma o incandescenza.

    Ora si e’ raffreddata e pure depurata dalle sue scorie,la versione rifinita pubblichero’ presto nel mio sito web di poesia e traduzioni di poesie :

    http://www.apoesidi.com

    Il titolo Mare Mostrum rimarra’ tale ,non lo modifichero’ .Le ragioni ho gia’ spiegato nel precedente commento.

    Se vuoi scrivermi,questo e’ il mio indirizzo di posta elettronica:

    vladimiro.rinaldi@libero.it

    Con affetto,Vladimiro Rinaldi

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