“Frutti della Terra: La festa dell’Ua” by Bruno Fiorentini

festa uva

Quanno la vigna se fa d’oro fino

e li filari pareno grillanne,

è l’ora de la mozza*. Se fa er vino,       *(la vendemmia)

se metterà la frasca a le locanne. 

Se leva in celo er canto contadino

ch’è  dorce ar core come ninne-nanne;

pe li vicoli antichi dar grottino

t’avvorge odor de mosto che se spanne.

Ne le cantine è tempo de lavoro:

pe mille rivi d’ogni sito accosto

si riverza ׳gniggiorno un fiume d’oro.

Strideno torchi e spremeno ner tino

da vaghi sfranti lagrime di mosto.

Ride dio Bacco e aspetta san Martino.

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Quando la vigna diventa tutta d’oro \ ed i filari sembrano ghirlande \ è l’ora della vendemmia. Si farà il vino, \ si metterà la frasca alle porte delle cantine e delle osterie.

 Si alza nel cielo il canto lieto dei contadini \ ch’è dolce al cuore come una ninna-nanna; \

girando per la penombra dei vicoli, \ ti avvolge l’odore del mosto che sale dalle cantine.

 Ferve il lavoro nelle cantine:\ per mille rivi dal vicino contado \

vi si riversa ogni giorno un fiume d’oro.

 I torchi stridono spremendo nel tino \ lacrime di mosto dagli acini  schiacciati. \

Dio Bacco se la ride felice e aspetta san Martino per la svinatura.

1° classificata al Premio internazionale di poesia Piccapane

MOTIVAZIONE DELLA GIURIA: Piena aderenza ai temi indicati nel bando. Padronanza del lessico e delle tecnica espressiva, chiarezza e immediatezza del messaggio.

2 thoughts on ““Frutti della Terra: La festa dell’Ua” by Bruno Fiorentini

  1. Sono parole che fanno sentire nell’aria il canto delle donne intente al raccolto e il profumo del mosto nelle strane.
    Belli i versi che parlano della nostra terra e fanno riaffiorare tanti bei ricordi.
    ” Torniamo alla terra ” con l’amore dei nostri padri e sentiamola nostra con gioia ed orgoglio.

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